264. Collesano sìmula

264. Collesano sìmula

sìmula

264 Collesano (2014, 61 anni, cuoca, istruzione media)

A sìmula. A sìmula p’i piccirḍḍi era chiù fina. Però, verduri nê picciriḍḍi un si ci ni mittìa. Quannu si ci cucìa a virdura, si toglieva tutta a verdura. Nel brodo – sortanto il brodo – si ci cucìa sta sìmula p’i picciriḍḍi, che era puru un piattu pricipali. E si ci dava o chissu o u panicùottu. Chisti èranu i piatti principali d’i picciriḍḍi. Oppuru, puri nô brùoru d’u pollu, inveci di mèttici a pasta –picchì na vota un ci n’era – si ci mittìa sta sìmula fina d’a farina. E chistu era u piattu pricinpali p’i picciriḍḍi nichi. *Infatti, avìevanu tutti a facci tanta!

R: E si ricorda comu si pripara… comu si priparava sta…?

Sì, sì! Si priparava u brodettu. Quando cominciava a bollire, con una manu, con un cucchiaio di legno, si girava, e con l’artra mano si metteva a pioggia sta sìmula fino a dargli un… una densatura giusta, perché non si poteva fare né troppo densa né troppo liquida. Quindi, ci doveva essere pure l’occhio, perché una vorta che tu spegnevi il fuoco, allora, se tu ce ne davi molto, nel raffreddarsi… quando si… quando si raffreddava, diventava subito densa. Allura, ci avìevi a dari a giusta quantità di sìmila. Avev’a capiri… era… era l’abitudine che poi una ci facìa, picchì si putiva puri sbagliari facilmente… o divintari dura…

R: … *o troppu moḍḍa.

Sì, sì! E tanti voti, quannu l’avìevan’a fari fritta – picchì si putiva fari puri fritta… sì – a facìevanu propria chiù dura, a mittìevanu na na tìglia, a tagliàvanu a quadretti e si friìa. E chista era puru pi pranzu. Si putìa fari c’u brùoru oppuru fritta!

R: A sìmmula.

A sìmmula, sì, sì!

La sìmula. La sìmula per i bambini era più fine. Però, verdure per i bambini non se ne mettevano. Quando pure vi si cuoceva la verdura, questa poi si toglieva tutta. Nel brodo – soltanto nel brodo [senza le verdure] – vi si cuoceva questa sìmula per i bambini, che era pure un piatto principale. E si dava loro questa [pietanza] o il panicùottu [‘pane cotto’]. Questi erano i piatti principali per i bambini. Oppure, nel brodo di pollo, anziché mettere la pasta – perché una volta non c’era – vi si metteva questa semola fine della farina. E questo era il piatto principale per i bambini piccoli. *Infatti, avevano tutti la faccia paffuta!

R: E si ricorda come si prepara… come si preparava, questa…?

Sì, sì! Si preparava il brodetto. Quando [questo] incominciava a bollire, con una mano, con un cucchiaio di legno, si mescolava, e con l’altra mano si metteva a pioggia questa semola fino a raggiungere la densità giusta, perché non doveva essere né troppo densa né troppo liquida. Quindi ci voleva l’occhio attento, perché una volta spento il fuoco, allora, se tu ce ne mettevi troppa, nel raffreddarsi… quando si raffreddava, diventava subito densa. Quindi, bisognava mettere la giusta quantità di semola. Dovevi capire… era… poi ci si faceva

l’abitudine. perché ci si poteva pure sbagliare facilmente [e la poteva fare] diventare [troppo] densa…

R: *… o troppo liquida.

Sì, sì! E tante volte, quando la dovevano fritta – perché si poteva fare anche fritta…… sì – la facevano più densa, la mettevano in una teglia, la tagliavano in pezzetti quadrati e si friggeva, e si faceva pure per pranzo. Si poteva fare col brodo oppure fritta!

R: La sìmmula?

La sìmmula, sì!